venerdì 12 gennaio 2007

Paramedico...???

In seguito all’articolo comparso sull’espresso del giornalista Gatti sulla qualità degli ospedali italiani, non si è fatto altro che parlare di sanità e di tutti i problemi dai quali è investita. In questi giorni è stata l’inchiesta principale che ha fatto luce sulle responsabilità che ha ogni “figura” operante in una struttura sanitaria. Uno dei punti che voglio denunciare e che esula da tutto questo “boom mediatico” è stato sentire spesso nei telegiornali, varietà, rotocalchi, parlare del personale ospedaliero come :“personale medico e paramedico”. Lo stesso signor Maurizio Costanzo nel suo programma “buon pomeriggio” in onda su canale 5 usa lo stesso “appellativo” (vedi puntata del giorno 12-01_07)! Vorrei ricordare a chiunque che è veramente umiliante dover sentire che, nonostante il lungo e difficoltoso percorso affrontato dagli infermieri per affermarsi come figura professionale, aderente a un proprio codice deontologico, appartenente a un Ordine Professionale che opera autonomamente, vengono ancora considerati superficialmente “personale paramedico” senza una propria identità. La professione infermieristica è cosa ben diversa da una definizione così riduttiva e denigratoria come un insieme di satelliti che ruotano intorno a un’unica “figura veramente professionale”: il medico. Oggi uno studente infermiere per arrivare a laurearsi in “Scienze infermieristiche” (ebbene si l’infermiere di oggi è un laureato) si sottopone a ritmi veramente stressanti tra ore di tirocinio presso una struttura ospedaliera, ore di lezione con obbligo di frequenza e ore di studio notturne nei week-end e durante le feste per poter sostenere gli esami e la tesi! Forse non lo sapete ma quel “paramedico” può anche raggiungere una laurea di secondo livello e perché no… un dottorato di ricerca (che non è diventare medico, come qualcuno può aver pensato). L’infermiere può fare diagnosi infermieristica (che non è diagnosi medica) e attraverso il “Processo di Nursing” risolvere autonomamente il problema della persona assistita e senza intervento medico! L’infermiere lavora in equipe col medico ed è l’unico diretto responsabile dell’assistenza infermieristica . E’ per tutto questo e per altri mille aspetti di questa splendida professione che non posso sopportare un’offesa così grande celata dietro a un termine usato con tanta leggerezza come:“paramedico”!
PS: Voglio ricordare che nelle strutture ospedaliere non esiste più il portantino ma l’ausiliario!

2 commenti:

silvered ha detto...

Ben detto caro collega!
E'ora di finirla con questa assurda e paradossale sudditanza da una figura professionale che, senza togliergli merito, continua a far da padrone nello scenario sanitario.
La professione infermieristica è a tutti gli effetti riconosciuta come professione intellettuale, alla stregua delle altre

`°ςl๏๔°´ ha detto...

...ben detto.. sono una studentessa e il ritmo a cui viene sottoposto chi studia infermieristica non è lo stesso si una segrataria, si suda, si corre, viene il mal di schiena, i giorni di "vacanza" dal tirocinio prevedono esami da superare, non c'è vacanza nemmeno ad agosto!